
Essere anziani è una semplice questione di età o una condizione che caratterizza il proprio stato mentale e psicologico e il modo di approcciarsi alla vita? Quando una persona è davvero anziana? Si tratta di riflessioni importanti, che stanno a cuore a chi, come Seremy, crea soluzioni tecnologiche per le persone della terza età .
Cosa significa davvero essere anziani: la risposta
Essere anziani non è solo una questione anagrafica, ma coinvolge una combinazione di esperienze vissute, cambiamenti fisici, e riflessioni sulla vita. L’età avanzata può portare con sé una ricchezza di saggezza accumulata nel corso degli anni, ma anche sfide come il rallentamento delle capacità fisiche, la perdita di persone care, o l’adattamento a un nuovo ruolo sociale.
Essere anziani significa anche arrivare a una consapevolezza del proprio vissuto, delle proprie priorità e delle relazioni, mettendo spesso in valore la qualità della vita rispetto alla quantità . La vecchiaia può essere un’opportunità di riscoperta, ma è anche un periodo in cui la riflessione, il contatto con sé stessi e gli altri si fanno più intensi, con un bisogno più forte di condividere e lasciare un’impronta.
In generale, l’anzianità non è un unico stato definito, ma una fase della vita ricca di molteplici sfaccettature.
A che età si comincia a parlare di anziani e chi sono i grandi anziani?
Non esiste una definizione universale di “anziano” che si applica in modo uniforme in tutte le culture e contesti,ma generalmente, nell’ambito medico e sociologico, si considera che la fascia di età degli anziani inizi intorno ai 65 anni.Questo limite è spesso utilizzato come riferimento per i pensionati, poiché corrisponde generalmente all’età di uscita dal mondo del lavoro.
Tuttavia, l’età in cui una persona viene considerata “anziana” può variare, e molti esperti concordano sul fatto che l’anzianità non dipenda solo dal numero di anni vissuti, ma anche dallo stato di salute, dalle capacità fisiche e dalla qualità della vita. Inoltre, l’atteggiamento della società nei confronti degli anziani può influire sulla percezione dell’età .
Per quanto riguarda i grandi anziani o anziani molto anziani, il termine viene solitamente riferito a coloro che superano i 80-85 anni e si trovano nella fase avanzata della vita, spesso affrontando sfide legate a mobilità , salute e indipendenza. Questa categoria include anche coloro che, pur vivendo una vita lunga, possono necessitare di assistenza o di maggiore supporto da parte della famiglia o delle istituzioni.
Le necessità in età avanzata cambiano: l’importanza dei braccialetti salvavita
In età avanzata, le necessità cambiano in modo significativo, soprattutto per quanto riguarda la salute e la sicurezza. La diminuzione della mobilità , l’aumento di malattie croniche e il rischio di incidenti domestici possono portare a situazioni di emergenza che, se non affrontate tempestivamente, possono avere conseguenze gravi. È proprio in questo contesto che i braccialetti salvavita diventano un’innovazione fondamentale.
Questi braccialetti, dotati di dispositivi tecnologici avanzati, come sensori di movimento, allarmi per cadute, pulsanti di emergenza e monitoraggio della salute, offrono un supporto immediato e continuo. Sono spesso collegati a un sistema di chiamata d’emergenza, consentendo a chi li indossa di avvisare rapidamente i propri cari, operatori sanitari o soccorritori in caso di necessità . In alcuni casi, i braccialetti possono monitorare parametri vitali come il battito cardiaco, la pressione sanguigna e il livello di ossigeno nel sangue, facilitando un intervento precoce in caso di emergenze.
La loro importanza risiede nel fatto che garantiscono alle persone anziane un senso di maggiore sicurezza e indipendenza, offrendo anche tranquillità a familiari e caregiver, che possono essere più sereni sapendo che, in caso di difficoltà , l’anziano potrà ricevere aiuto tempestivamente. In pratica, questi braccialetti diventano uno strumento cruciale per migliorare la qualità della vita degli anziani, prevenendo situazioni pericolose e migliorando l’accesso alle cure mediche quando necessario.
Seremy: l’alleato dell’anziano che vive solo
Seremy è una soluzione pensata per supportare gli anziani che vivono da soli, un alleato prezioso che integra tecnologia e assistenza umana per migliorare la loro sicurezza, qualità della vita e benessere emotivo. Si tratta di un sistema pensato per rispondere alle esigenze quotidiane, ma soprattutto per affrontare le emergenze che possono verificarsi quando una persona anziana è da sola, senza la vicinanza immediata di un familiare o di un caregiver.
Il concetto di Seremy si basa su un sistema di assistenza digitale, che può includere braccialetti salvavita, dispositivi di monitoraggio della salute e comunicazione con il mondo esterno in tempo reale. Questi dispositivi permettono di:
- Monitorare la salute: attraverso il monitoraggio continuo di parametri vitali come battito cardiaco, pressione sanguigna e livello di ossigeno nel sangue, così da garantire una risposta tempestiva in caso di emergenza.
- Avvisare in caso di necessità : un pulsante di emergenza integrato consente all’anziano di lanciare un allarme che avvisa direttamente una rete di soccorso, familiari o operatori sanitari, riducendo così il rischio di rimanere senza aiuto in caso di caduta o malore.
- Fornire supporto sociale: attraverso comunicazioni a distanza (via telefonata, videochiamata o anche con l’ausilio di assistenti vocali), Seremy aiuta a combattere l’isolamento sociale, favorendo il contatto quotidiano con persone care.
- Assistenza e promemoria: per ricordare all’anziano di prendere medicinali o eseguire determinate attività giornaliere, migliorando l’autonomia e la gestione della propria routine.
In un’epoca in cui molti anziani vivono soli, un dispositivo come Seremy può fare la differenza, garantendo non solo supporto sanitario, ma anche un maggiore senso di sicurezza e connessione con il mondo esterno. L’uso di soluzioni tecnologiche in questo ambito permette alle persone anziane di mantenere un’autonomia più lunga, riducendo il rischio di incidenti e malintesi legati all’isolamento.
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